MiCA Licence in Austria

Licenza MiCA in Austria

Il 24 settembre 2020, la Commissione Europea ha presentato il progetto di Regolamento sui Mercati delle Criptoattività (MiCAR) come parte di un pacchetto più ampio di iniziative per la finanza digitale. Questo pacchetto includeva non solo MiCAR, ma anche il Regolamento sulla Resilienza Operativa Digitale del Settore Finanziario (DORA), un regime pilota per infrastrutture basate sulla tecnologia del registro distribuito (DLT) e una strategia per lo sviluppo della finanza digitale nell’UE. Il Regolamento (UE) 2023/1114 sui mercati delle criptoattività è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE il 9 giugno 2023 ed è entrato in vigore il 29 giugno 2023. Con la sua adozione, l’Unione Europea ha stabilito per la prima volta un quadro normativo unico per i mercati delle criptovalute e dei token, vincolante sia per le istituzioni finanziarie tradizionali sia per i nuovi entranti nell’economia delle cripto. Le entità operanti in questo settore devono rispettare i requisiti stabiliti per ottenere uno status regolamentato riconosciuto a livello UE.

L’obiettivo principale di MiCAR è armonizzare le regole relative all’emissione, alla quotazione e alla fornitura di servizi legati alle criptoattività. Il regolamento mira a stimolare l’innovazione, sbloccare il potenziale degli asset digitali e sviluppare il mercato europeo, mantenendo un equilibrio tra il supporto alla stabilità finanziaria e la protezione degli interessi degli investitori. MiCAR stabilisce regole uniformi sulla trasparenza e sulla divulgazione nelle emissioni e negoziazioni di criptoattività, definisce l’autorizzazione e la supervisione dei fornitori di servizi di criptoattività (CASP) e degli emittenti di token, stabilisce requisiti di governance aziendale e organizzazione interna delle società e istituisce meccanismi per proteggere gli investitori e prevenire abusi sulle piattaforme di scambio di criptovalute.

Fasi di entrata in vigore del regolamento
Il regolamento viene introdotto gradualmente:

  • le regole riguardanti i token garantiti da asset (ART) e i token di moneta elettronica (EMT) sono entrate in vigore dal 30 giugno 2024;
  • le regole sull’autorizzazione e la supervisione dei CASP entreranno in vigore il 30 dicembre 2024;
  • altre disposizioni chiave, inclusi i requisiti per l’emissione e la protezione degli investitori, entreranno in vigore dalla stessa data;
  • alcuni articoli individuali sono già applicabili dal 29 giugno 2023.

Come seguito a MiCAR, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) e l’Autorità bancaria europea (EBA) stanno preparando standard regolamentari, linee guida e chiarimenti per garantire l’applicazione pratica dettagliata del regolamento.

Classificazione delle criptoattività e requisiti per gli emittenti
MiCAR si applica alle criptoattività non precedentemente regolamentate dalle normative europee sui servizi finanziari, inclusa la Direttiva MiFID II. Tutti gli asset rientrano in tre categorie principali:

  • Token garantiti da asset (ART),
  • Token di moneta elettronica (EMT),
  • altre criptoattività.

Indipendentemente dalla categoria, l’emittente è tenuto a preparare e presentare all’autorità di vigilanza un documento tecnico che divulghi informazioni sul progetto e sui rischi per gli investitori. Tuttavia, l’approvazione preventiva di questo documento è richiesta solo per gli emittenti di ART ed EMT, data la loro potenziale influenza sul sistema finanziario.

Legislazione nazionale e supervisione
Come seguito al regolamento pan-europeo, gli Stati membri dell’UE adottano atti nazionali. In Austria, la legge di attuazione del regolamento MiCA (MiCA-VVG) è stata approvata il 3 luglio 2024 ed è entrata in vigore il 20 luglio 2024. Secondo questa legge, la Autorità dei Mercati Finanziari (FMA) è designata come autorità di vigilanza competente per MiCAR in Austria.

Il disegno di legge per l’attuazione di MiCA è stato presentato al Consiglio Nazionale Austriaco

Un disegno di legge per l’attuazione del Regolamento sui Mercati delle Criptoattività dell’Unione Europea (MiCA) è stato presentato al Consiglio Nazionale Austriaco nel giugno 2024 per stabilire un quadro giuridico nazionale per la sua applicazione. Il documento dovrebbe essere esaminato tra il 3 e il 5 luglio 2024 e si prevede l’adozione il prima possibile. La sua adozione sarà un passo fondamentale per garantire che le normative europee siano pienamente applicabili in Austria e permetterà l’avvio delle procedure di licenza per i fornitori di servizi di criptoattività secondo i tempi previsti. Il regolamento MiCA è stato approvato a livello dell’Unione Europea nel giugno 2023 ed è entrato in vigore il 29 giugno dello stesso anno. Rappresenta il primo quadro regolamentare completo che disciplina l’emissione, la circolazione e la fornitura di servizi relativi alle criptoattività nel mercato unico europeo. L’obiettivo principale del documento è creare regole armonizzate che stimolino l’innovazione nelle tecnologie finanziarie, garantiscano la trasparenza delle attività dei partecipanti al mercato e, allo stesso tempo, tutelino gli interessi degli investitori al dettaglio e istituzionali.

A livello UE, le disposizioni MiCA vengono introdotte gradualmente: gli articoli relativi agli emittenti di criptoattività garantite da asset (ART) e token di moneta elettronica (EMT) sono in vigore dal 30 giugno 2024. L’entrata in pieno vigore del regolamento, comprese le regole relative ai fornitori di servizi di criptoattività (CASP), è prevista per il 30 dicembre 2024. Pertanto, il 2024 rappresenta il periodo di transizione durante il quale gli Stati membri devono garantire la preparazione istituzionale e legale per l’attuazione delle disposizioni MiCA. Sebbene i regolamenti dell’Unione Europea siano direttamente applicabili in tutti gli Stati membri, in alcuni casi sono richieste normative nazionali per questioni procedurali e organizzative. MiCA è una di queste situazioni: per essere pienamente implementato, deve essere nominata un’autorità nazionale competente con poteri di licenza e supervisione su emittenti e fornitori di servizi. L’Austria, nell’ambito del disegno di legge MiCA-VVG, assegna questi poteri all’Autorità dei Mercati Finanziari Austriaca (FMA). Tale autorità non solo esaminerà le domande di licenza, ma effettuerà anche la supervisione continua delle società di criptovalute, monitorando il rispetto dei requisiti patrimoniali, della governance interna, della custodia dei fondi dei clienti e delle misure antiriciclaggio. Inoltre, la FMA avrà il potere di imporre sanzioni in caso di violazioni dei requisiti del regolamento. L’adozione del MiCA-VVG è di importanza strategica per l’Austria. Da un lato, permetterà alle società locali di criptovalute e alle startup fintech di accedere all’intero mercato europeo tramite il meccanismo del passaporto regolamentare UE. In precedenza, le aziende necessitavano di registrazioni separate in ciascun Stato membro, creando significative barriere amministrative e finanziarie. Dall’altro lato, questo aumenta l’attrattiva dell’Austria per gli operatori internazionali che vedono il paese come punto di accesso al mercato UE.

Il Ministero delle Finanze Austriaco sottolinea che l’attuazione di MiCA non mira solo a creare certezza legale e aumentare la trasparenza del mercato, ma anche a sostenere l’innovazione nel settore finanziario. Unitamente a misure mirate a stimolare lo sviluppo delle aziende fintech – inclusa la fornitura di infrastrutture, il supporto a iniziative educative e lo sviluppo di progetti di ricerca – l’Austria punta a affermarsi come centro affidabile per la finanza digitale in Europa. Pertanto, l’adozione della legge di attuazione di MiCA crea le basi per l’integrazione completa dell’Austria nel mercato unico europeo delle criptoattività. Per i partecipanti al settore, ciò apre nuove opportunità per scalare il business e attrarre investimenti, mentre per gli investitori offre un livello superiore di tutela legale e supervisione. Nel lungo termine, queste misure possono contribuire non solo alla crescita del settore fintech austriaco, ma anche alla creazione di condizioni per il rafforzamento duraturo della fiducia nelle criptoattività come elemento legittimo del sistema finanziario europeo.

Helmut EttlIl 30 dicembre 2024 entra pienamente in vigore il Regolamento sui Mercati delle Criptoattività dell’Unione Europea (MiCAR), segnando l’inizio di una nuova era nella regolamentazione del settore delle criptovalute. All’Autorità dei Mercati Finanziari Austriaca (FMA) viene attribuito un ruolo chiave nella supervisione di questo segmento, che trasformerà un mercato precedentemente parzialmente opaco in un ambiente giuridico strutturato e prevedibile. Come sottolineato dai membri del consiglio FMA Helmut Ettl ed Eduard Müller, la conformità normativa non è considerata un ripensamento, ma un elemento fondamentale della stabilità di lungo periodo del mercato e della fiducia degli investitori. MiCAR costituisce un quadro giuridico armonizzato per gli Stati membri UE che disciplina la circolazione delle criptoattività e dei fornitori di servizi correlati. Il regolamento stabilisce standard uniformi nelle aree di divulgazione delle informazioni, protezione dei consumatori, governance aziendale e prevenzione degli abusi. Il suo scopo è creare un mercato trasparente e competitivo che stimoli l’innovazione riducendo i rischi per gli investitori e garantendo la stabilità finanziaria.

In quanto autorità nazionale competente, alla FMA vengono attribuiti poteri di rilascio delle licenze, supervisione continua e imposizione di sanzioni. Vengono introdotti criteri di idoneità rigorosi per i fornitori di servizi di criptoattività: le aziende devono dimostrare capitale sufficiente, adeguati meccanismi di gestione del rischio e modelli di business trasparenti. Particolare attenzione è riservata alla preparazione dei white paper, che devono contenere informazioni chiare e obiettive sui prodotti offerti, sulla loro funzionalità, sui rischi associati e sulle tecnologie utilizzate. I dirigenti e il personale chiave devono possedere qualifiche adeguate e un curriculum comprovato. Il regolamento pone particolare attenzione ai token garantiti da asset (ART) e ai token di moneta elettronica (EMT), noti come stablecoin. Questi strumenti sono soggetti a requisiti rigorosi di capitalizzazione, riserve e rimborso, volti ad aumentare la fiducia degli investitori e ridurre il rischio sistemico.

I fornitori di servizi non autorizzati sono soggetti a rigide misure di controllo. La FMA è autorizzata a effettuare ispezioni, limitare le attività o vietare completamente l’operatività delle aziende prive delle necessarie autorizzazioni. Pertanto, la lotta contro pratiche scorrette e servizi illegali diventa una delle priorità del regolatore. Sono già registrate nel database FMA 13 aziende con licenza per fornire servizi di criptovalute in Austria, tra cui Bitpanda GmbH, Coinfinity GmbH e altre organizzazioni note, oltre a diversi operatori internazionali come Bitvavo BV e Trade Republic Bank GmbH. Parallelamente a MiCAR, entrerà in vigore a gennaio 2025 anche il Regolamento sulla Resilienza Operativa Digitale (DORA) dell’UE, che impone ulteriori obblighi alle aziende per garantire la cybersecurity, condurre stress test regolari e predisporre piani di contingenza. Questi regolamenti rafforzano la resilienza tecnica del settore delle criptovalute e ne garantiscono l’integrazione nel più ampio sistema dei servizi finanziari dell’UE. L’attuazione completa di MiCAR e la designazione della FMA come autorità di vigilanza responsabile portano il mercato delle criptovalute austriaco a un nuovo livello di maturità. Per i consumatori, ciò significa maggiore protezione e trasparenza; per le aziende, la necessità di adeguarsi a requisiti normativi rigorosi. Allo stesso tempo, il rispetto di tali regolamenti crea le basi per lo sviluppo a lungo termine del settore, attrae investitori istituzionali e favorisce un ambiente competitivo sostenibile.

Regolamentazione delle aziende cripto in Austria

Il Ministero delle Finanze austriaco ha annunciato l’attuazione di una serie di misure legislative volte ad armonizzare la regolamentazione nazionale del mercato delle criptovalute con il Regolamento dell’UE sui Mercati delle Criptoattività (MiCA) adottato nel giugno 2023. Queste iniziative forniscono un quadro per una concorrenza leale, la protezione degli investitori al dettaglio e posizionano ulteriormente l’Austria come giurisdizione affidabile per l’innovazione finanziaria digitale. I poteri di supervisione saranno conferiti all’Autorità dei Mercati Finanziari Austriaca (FMA), che diventerà l’autorità competente per la concessione di licenze e il monitoraggio dei fornitori di servizi di criptoattività. A partire dal 30 dicembre 2024, MiCA introdurrà per la prima volta disposizioni legali dettagliate per le criptoattività e i servizi correlati, precedentemente non regolamentati dalla normativa UE sui servizi finanziari. Grazie al principio del cosiddetto “passaporto UE”, i fornitori di servizi autorizzati in Austria potranno offrire i loro servizi in tutta l’Unione Europea senza dover registrarsi nuovamente in altri Stati membri. In Austria, le condizioni quadro pertinenti sono sancite nella Legge di attuazione del Regolamento MiCA (MiCA-VVG), che entrerà in vigore nel luglio 2024, aumentando ulteriormente l’attrattività del paese per le aziende fintech.

Magnus BrunnerIl Ministro delle Finanze austriaco Magnus Brunner ha affermato che il rilascio delle licenze FMA segna la fine dell'”era del Far West” nel mercato delle criptovalute, fornendo certezza legale e rafforzando l’integrità di un settore ancora relativamente giovane. L’obiettivo non è solo far rispettare le regole, ma anche creare un ambiente favorevole all’innovazione. Sviluppare infrastrutture, sostenere iniziative educative e creare un ecosistema favorevole alla nascita di nuove aziende fintech sono considerati priorità politiche. Attrare aziende tecnologiche leader, anche nel campo dell’intelligenza artificiale e delle soluzioni blockchain, contribuisce non solo a rafforzare il potenziale innovativo dell’Austria, ma anche alla creazione di posti di lavoro altamente qualificati, con rilevanza economica diretta. Il Regolamento MiCA stabilisce regole complete riguardanti l’offerta pubblica di cripto-attività, la loro ammissione alla negoziazione, i requisiti patrimoniali per gli emittenti e la costituzione di riserve, nonché obblighi di offrire agli investitori strumenti di prelievo e rimborso. Inoltre, prevede misure per prevenire abusi di mercato e regole per l’organizzazione dei fornitori di servizi legati alle criptoattività. Le normative che disciplinano le attività degli emittenti di determinate categorie di criptoattività sono già entrate in vigore il 30 giugno 2024 e, entro la fine dell’anno, diventeranno pienamente operative.

Alla FMA saranno conferiti i poteri necessari per monitorare la conformità a MiCA, inclusi strumenti di supervisione e sanzione. Ulteriori disposizioni affronteranno aspetti procedurali, come le procedure di segnalazione e le divulgazioni periodiche. Questo crea un quadro normativo sostenibile per il settore delle criptovalute, in cui i partecipanti al mercato potranno sviluppare nuovi modelli di business in un ambiente di prevedibilità legale e fiducia degli investitori. Le criptovalute sono considerate una delle principali applicazioni della tecnologia del registro distribuito (DLT), che fornisce una rappresentazione digitale del valore e dei diritti di proprietà. Sono già utilizzate attivamente sia a livello nazionale sia internazionale, anche per i pagamenti. Il loro ulteriore sviluppo in un ambiente regolamentato aumenterà significativamente l’efficienza delle transazioni transfrontaliere, ridurrà i costi di transazione e amplierà la gamma di strumenti finanziari disponibili.

Tassazione delle criptovalute in Austria nel 2025

Osterreichisches ParlamentsgebaudeNel 2025, l’Austria continua a rafforzare il quadro giuridico e fiscale relativo alle criptovalute. I partecipanti al mercato devono essere consapevoli che le transazioni che coinvolgono asset digitali saranno oggetto di un attento scrutinio da parte delle autorità fiscali. Qualsiasi transazione – vendita di criptovalute, trasferimento di NFT, partecipazione a staking o scambio di token – può avere conseguenze fiscali. Le leggi fiscali austriache sulle criptovalute hanno subito significativi cambiamenti negli ultimi anni. Il Ministero delle Finanze considera gli asset cripto come un oggetto di tassazione separato e la tendenza a controlli più rigorosi continua anche nel 2025. Di conseguenza, gli investitori devono prestare particolare attenzione alla correttezza delle dichiarazioni fiscali e al pagamento tempestivo delle imposte, poiché errori o dichiarazioni intenzionalmente fuorvianti possono comportare sanzioni fiscali.

Classificazione degli asset e implicazioni fiscali
Dal punto di vista fiscale, non tutte le criptovalute hanno lo stesso status. Bitcoin ed Ether sono classificati come asset più comuni e fiscalmente trasparenti, mentre altcoin meno liquide o token unici (NFT) possono sollevare ulteriori quesiti. Per tutti gli asset, rimane obbligatorio mantenere documentazione che registri le date di acquisizione, i valori di acquisto e vendita e la natura delle transazioni. Anche se una criptovaluta è utilizzata esclusivamente per la conservazione a lungo termine, non è esente da possibile tassazione al momento della realizzazione del profitto, soprattutto se il valore dell’asset aumenta significativamente e il guadagno viene poi realizzato.

Diffusione e contesto socio-economico
Secondo le ricerche, tra il 14% e il 18% della popolazione austriaca possiederà criptovalute nel 2025, con i cittadini sotto i 43 anni che rimarranno il gruppo di investitori più attivo. Le motivazioni per possedere asset digitali includono il desiderio di maggiore indipendenza dalle strutture bancarie tradizionali, la possibilità di ottenere rendimenti più elevati e l’interesse per l’innovazione tecnologica. Allo stesso tempo, permane un notevole scetticismo, con circa il 40% degli austriaci preoccupati per la volatilità e la sicurezza. Nonostante ciò, le criptovalute hanno rafforzato la loro posizione come strumento di investimento alternativo, soprattutto in un contesto di calo dei salari reali e rendimenti limitati sui prodotti di risparmio classici.

Politica fiscale e regolamentazione a livello UE
L’adozione del Regolamento UE sui Mercati delle Criptoattività (MiCA) crea un quadro normativo unico applicabile a tutti gli Stati membri, inclusa l’Austria. Ciò comporta non solo nuovi requisiti per le piattaforme cripto e gli emittenti di token, ma anche una maggiore trasparenza fiscale. Gli investitori devono essere consapevoli che l’Austria implementerà la riconciliazione automatica dei dati, la rendicontazione digitale e controlli rafforzati sulle transazioni nei prossimi anni. Ciò limita significativamente le possibilità di occultamento dei redditi e richiede un approccio più responsabile alla pianificazione fiscale.

Significato pratico per gli investitori
Per i residenti austriaci, possedere e negoziare criptovalute nel 2025 implica la necessità di:

  • documentare correttamente tutte le transazioni;
  • riportare tempestivamente i redditi nelle dichiarazioni fiscali;
  • valutare le implicazioni fiscali nella scelta di uno strumento (trading, staking, conservazione, NFT);
  • monitorare le modifiche della legislazione nazionale e la pratica della sua applicazione.

Di conseguenza, le criptovalute in Austria nel 2025 escono finalmente dalla “zona grigia” e diventano soggette a una piena regolamentazione fiscale. Per gli investitori, ciò significa la necessità di costruire una strategia trasparente e conforme alla legge per l’interazione con le autorità fiscali, tenendo conto sia delle norme nazionali sia dei requisiti della legislazione europea.

Aspettative di mercato e reazione al regolamento MiCA

Il Regolamento UE sui Mercati delle Criptoattività (MiCA), entrato in vigore nel dicembre 2023, rappresenta la prima regolamentazione completa del mercato delle criptovalute nell’Unione Europea. La sua adozione ha suscitato molte discussioni: alcuni esperti prevedevano che i nuovi requisiti avrebbero creato un eccessivo onere per le aziende cripto e portato a un esodo dei partecipanti dal mercato europeo. Tuttavia, i primi mesi di applicazione hanno dimostrato che la regolamentazione contribuisce invece a rafforzare il quadro legale, aumenta la fiducia negli asset digitali e crea un’infrastruttura di mercato più stabile. Per le aziende cripto, la conformità a MiCA comporta sfide significative. Il regolamento prevede standard rigorosi di reporting, controllo interno e antiriciclaggio, che richiedono costi rilevanti per organizzare i processi e garantire la conformità. Queste condizioni sono più facilmente soddisfatte dai grandi operatori internazionali con risorse ed esperienza, mentre le aziende più piccole potrebbero non riuscire a far fronte al nuovo onere e potrebbero essere costrette a uscire dal mercato. Questo processo sta già portando alla consolidazione del settore, con i player forti in grado di garantire piena conformità normativa a dominare il mercato. Allo stesso tempo, ottenere una licenza MiCA offre vantaggi significativi alle aziende: con uno status legale comparabile a quello delle istituzioni finanziarie tradizionali, possono costruire rapporti diretti con le banche e attrarre investitori istituzionali che in precedenza evitavano piattaforme non regolamentate. Un quadro regolamentare unico in tutta l’UE consente di espandere la presenza nel mercato europeo senza dover ottenere licenze nazionali separate, riducendo le barriere amministrative e aumentando l’efficienza operativa. MiCA è particolarmente importante per gli emittenti di stablecoin: l’introduzione di requisiti stringenti per la loro emissione e circolazione comporta il ritiro dal mercato di token creati al di fuori dell’UE e non conformi alle norme stabilite, creando domanda per strumenti europei regolamentati e nuove opportunità per gli emittenti locali che operano ora secondo regole chiare e uniformi.

Dal punto di vista degli investitori, l’introduzione di MiCA offre un livello qualitativo nuovo di protezione. Il regolamento stabilisce misure obbligatorie per la custodia dei fondi dei clienti, la loro segregazione dagli asset delle aziende, la divulgazione delle informazioni e la prevenzione degli abusi di mercato. Questo elimina rischi come quelli che hanno portato al collasso di numerose piattaforme non regolamentate in passato e rende il mercato più trasparente e prevedibile. Gli investitori ottengono anche accesso a un’ampia gamma di servizi: le aziende autorizzate possono combinare il trading di criptovalute con l’offerta di strumenti finanziari tradizionali come azioni o materie prime, integrando così gli asset digitali nell’ecosistema di investimento conosciuto. La pratica mostra che sempre più exchange internazionali cercano di ottenere una licenza MiCA, tra cui grandi player come Coinbase, OKX e Bybit, che hanno già confermato le autorizzazioni. Ciò dimostra che la regolamentazione non è percepita dai partecipanti al mercato come un ostacolo, ma come un’opportunità per consolidare la propria presenza nel mercato europeo ed espandere la base clienti. Inoltre, l’esperienza UE sta attirando l’attenzione di giurisdizioni straniere che stanno valutando regole simili, il che potrebbe portare a una graduale unificazione globale degli approcci alla regolamentazione delle criptovalute. Pertanto, nonostante le preoccupazioni iniziali, MiCA sta diventando uno strumento che rafforza il quadro legale dell’industria cripto, stimola la sua istituzionalizzazione e aumenta la fiducia degli investitori. Per i partecipanti al mercato onesti, ciò rappresenta più un’opportunità che una restrizione: consolidare una posizione stabile in Europa, ottenere condizioni paritarie con le istituzioni finanziarie tradizionali e contribuire allo sviluppo a lungo termine dell’economia cripto.

Aziende che hanno ottenuto la licenza MiCA in Austria

BitpandaLa piattaforma austriaca di criptovalute Bitpanda ha annunciato di aver ottenuto una licenza secondo il Regolamento UE sui Mercati delle Criptoattività (MiCAR) dall’Autorità dei Mercati Finanziari Austriaca (FMA). Questo sviluppo è particolarmente significativo poiché Bitpanda è diventata la prima azienda nel paese ad essere completamente autorizzata secondo la nuova regolamentazione cripto paneuropea. Il Regolamento MiCA, che entrerà in vigore il 30 dicembre 2024, è stato progettato per stabilire un quadro normativo comune nell’Unione Europea per le criptoattività, i loro emittenti e fornitori di servizi, con l’obiettivo chiave di creare un ambiente legale trasparente e sicuro per lo sviluppo della finanza digitale e prevenire l’abuso delle criptovalute. Sebbene MiCA abbia natura paneuropea, il rilascio e l’applicazione delle licenze è responsabilità delle autorità di vigilanza nazionali. Pertanto, la FMA è responsabile della concessione delle licenze alle aziende in Austria, mentre nel caso di Bitpanda si tratta di riconoscere la conformità agli elevati requisiti non solo della normativa nazionale ma anche di quella paneuropea. Bitpanda ha già esperienza in un ambiente regolamentato e ha precedentemente ottenuto licenze per operare in Germania e Malta. Ora, con tre licenze in giurisdizioni chiave dell’UE, l’azienda può scalare le proprie operazioni in tutta Europa. La direzione di Bitpanda considera l’autorizzazione una conferma dell’elevato livello di conformità e della sostenibilità del modello di business. Secondo il CEO e cofondatore Eric Demuth, l’azienda ha puntato sulla conformità normativa sin dall’inizio e, al momento dell’entrata in vigore di MiCAR, aveva più approvazioni regolamentari europee di qualsiasi altra piattaforma di criptovalute nella regione. Il Vice CEO Lukas Enzersdorfer-Conrad ha affermato che avere licenze in Austria, Germania e Malta crea condizioni ottimali per la crescita futura e l’espansione in nuovi mercati dell’Unione Europea. Fondata nel 2014, Bitpanda ha finora servito circa 6,5 milioni di utenti e ha consolidato il suo status come uno dei player più significativi nel mercato europeo degli asset digitali.

BybitLo exchange di criptovalute Bybit ha inoltre annunciato di aver ottenuto una licenza secondo il Regolamento UE sui Mercati delle Criptoattività (MiCA) dall’Autorità dei Mercati Finanziari Austriaca (FMA). L’autorizzazione è stata concessa a Bybit EU, un’entità legale austriaca registrata con il numero commerciale 636180i, e conferisce all’azienda lo status di fornitore di servizi di criptoattività regolamentato (CASP). Questa licenza consente a Bybit di offrire i propri servizi in tutti e 29 gli stati dello Spazio Economico Europeo. Contestualmente al rilascio della licenza, l’azienda ha ufficialmente aperto la sua sede europea a Vienna, confermando la scelta strategica dell’Austria come centro per l’espansione nel mercato dell’Unione Europea. Entrare nel mercato UE tramite l’Austria consente a Bybit di servire quasi 500 milioni di potenziali clienti all’interno del sistema legale armonizzato di MiCA, che fornisce regole uniformi per la regolamentazione delle criptoattività, misure per prevenire attività illegali e meccanismi di protezione dei consumatori. La direzione dell’azienda sottolinea che ottenere la licenza MiCA è stato un passo importante nella strategia di Bybit di focalizzarsi sulla conformità normativa e sullo sviluppo di una presenza internazionale. Il CEO e cofondatore Ben Zhou ha dichiarato che l’azienda sta costruendo un’interazione sistematica con i regolatori in diverse giurisdizioni, cercando l’autorizzazione a operare legalmente e garantire la massima sicurezza degli utenti. Secondo lui, è la conformità alle regole stabilite a permettere all’azienda di offrire servizi innovativi in un ambiente di trasparenza e fiducia. Pertanto, la registrazione in Austria e l’ottenimento della licenza MiCA apre la strada a Bybit per consolidarsi nel mercato europeo e competere ad armi pari con le più grandi piattaforme di criptovalute conformi ai nuovi standard regolamentari dell’UE.

Principi chiave della risoluzione MiCA

Il Regolamento sui Mercati delle Criptoattività dell’Unione Europea (MiCA o MiCAR), parte del Digital Finance Package dell’UE, rappresenta il primo quadro normativo completo volto a creare regole uniformi per il mercato delle criptovalute. Il pacchetto è stato proposto il 24 settembre 2020 e includeva anche il Regolamento sulla Resilienza Operativa Digitale (DORA), un’iniziativa per un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia a registro distribuito (DLT) e una strategia per il settore finanziario digitale. Dopo lunghe consultazioni, MiCA è stato finalmente adottato dal Consiglio Europeo il 16 maggio 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE il 9 giugno 2023 ed è entrato in vigore il 29 giugno 2023. Ai sensi dell’articolo 288(2) TFUE, è direttamente applicabile e non richiede attuazione a livello nazionale, ma gli Stati membri devono designare autorità competenti per la concessione di licenze e la supervisione. L’obiettivo principale di MiCA è stabilire un quadro giuridico armonizzato per garantire trasparenza e affidabilità del mercato, protezione degli investitori e dei consumatori e prevenzione del riciclaggio e degli abusi. Le normative coprono un’ampia gamma di soggetti – sia emittenti di criptoattività sia fornitori di servizi, inclusi exchange, broker, custodi, fornitori di soluzioni di pagamento e altri intermediari. Tutti questi soggetti sono collettivamente noti come fornitori di servizi di criptoattività (CASP). MiCA introduce una procedura chiara di licenza per questo ambito e richiede a tutti i partecipanti attivi di ottenere l’autorizzazione dall’autorità nazionale di vigilanza. Il regolamento ha un’ampia portata geografica e rivendica efficacemente una valenza globale: qualsiasi emissione o offerta di criptoattività disponibile ai residenti UE rientra nel campo di applicazione. L’unica eccezione è quando non è direttamente possibile acquisire criptoattività nell’UE. Allo stesso modo, i servizi legati alle criptoattività, se offerti all’interno dell’UE, richiedono una licenza, conferendo a MiCA un carattere transfrontaliero e trasformandolo in un nuovo standard internazionale.

Le attività regolamentate includono la custodia e gestione dei cripto-asset dei clienti, la gestione di piattaforme di trading, lo scambio di criptovalute per denaro fiat o altri token, l’esecuzione di ordini dei clienti, l’allocazione degli asset, l’accettazione e trasmissione di ordini, la consulenza, la gestione di cripto-portafogli e i servizi di trasferimento di cripto-asset. Pertanto, l’intero insieme di operazioni che supportano il funzionamento della cripto-economia rientra sotto supervisione. Un concetto chiave è la definizione di criptoattività come rappresentazione digitale di valore o diritto che può essere memorizzata e trasferita mediante tecnologia a registro distribuito. MiCA distingue tre principali categorie: token garantiti da asset (ART), token di moneta elettronica (EMT) e token di utilità. Nel frattempo, strumenti finanziari ai sensi di MiFID II, depositi, cartolarizzazioni, prodotti assicurativi e la maggior parte degli NFT non rientrano nel campo di applicazione. Questa differenziazione crea un sistema regolamentare a due livelli: da un lato MiCA per le cripto-attività, dall’altro la legislazione vigente sui mercati dei capitali per titoli e derivati tokenizzati. Le normative impongono requisiti comportamentali e organizzativi estesi ai CASP. Le aziende devono operare con onestà, correttezza e professionalità nell’interesse dei clienti, fornire informazioni accurate e non fuorvianti, divulgare rischi, strutture di prezzo e impatti ambientali delle tecnologie utilizzate, e implementare sistemi di controllo interno che prevengano conflitti di interesse e garantiscano la gestione del rischio. Viene prestata notevole attenzione all’outsourcing, alla compliance di corporate governance e alle qualifiche dei dirigenti. Le aziende devono costruire sistemi per monitorare la conformità alle norme AML, nonché rispettare le regolamentazioni su resilienza operativa (DORA) e cybersicurezza (NIS2). Un posto speciale è riservato all’obbligo di redigere un white paper quando le criptoattività sono offerte pubblicamente o ammesse alla negoziazione. Il documento deve contenere informazioni sull’emittente, i termini dell’offerta, le tecnologie sottostanti, i rischi e gli aspetti ambientali del meccanismo di consenso. Nella sua essenza è comparabile a un prospetto finanziario ed è soggetto a rigorosi requisiti di trasparenza. Le violazioni in questa parte possono portare a richieste di risarcimento, rendendo la completezza e accuratezza delle informazioni un dovere critico per gli emittenti.

L’applicazione di MiCA avviene gradualmente. Dal 30 giugno 2024 sono iniziate le obbligazioni per gli emittenti di stablecoin (ART e EMT). Dal 30 dicembre 2024 il Regolamento entra pienamente in vigore, includendo tutti i requisiti per i CASP. Per le aziende già operative prima di tale data, è previsto un periodo transitorio fino al 1 luglio 2026, durante il quale devono richiedere e ottenere l’autorizzazione secondo MiCA. Tuttavia, gli Stati membri possono abbreviare questo periodo limitando la possibilità di operare senza licenza. MiCA sta quindi trasformando il mercato delle criptovalute nell’UE, creando condizioni per la sostenibilità a lungo termine e lo sviluppo istituzionale del settore. Per i partecipanti al mercato ciò significa la necessità di una preparazione accurata per la licenza, la revisione delle procedure interne e la documentazione delle attività secondo i nuovi requisiti. Per gli investitori, ciò significa un ambiente più protetto e trasparente. In un contesto sempre più competitivo, la conformità tempestiva alle normative MiCA diventa non solo un obbligo, ma anche un vantaggio strategico nel mercato cripto europeo e globale.

Ottenere una licenza MiCA in Austria

Ottenere una licenza secondo il Regolamento UE sui Mercati delle Criptoattività (MiCA) sta diventando un requisito fondamentale per tutte le aziende che intendono svolgere attività legate alle criptoattività all’interno dell’Unione Europea. Dal 30 dicembre 2024, le disposizioni MiCA si applicheranno pienamente, il che significa che qualsiasi fornitore di servizi di criptoattività (CASP) operante in Austria o rivolto al mercato europeo deve ottenere una licenza dall’Autorità dei Mercati Finanziari Austriaca (FMA). La licenza MiCA offre alle aziende un vantaggio strategico: detenendo un’autorizzazione rilasciata in una giurisdizione UE, ottengono accesso all’intero mercato europeo tramite il meccanismo del “passaporto regolamentare”. Ciò elimina la necessità di molteplici registrazioni in diversi paesi e permette alle aziende di operare in un unico sistema legale, riducendo significativamente i costi amministrativi. Tuttavia, la procedura per ottenere una licenza MiCA in Austria è complessa e richiede una preparazione accurata. La FMA impone requisiti rigorosi su capitale, governance interna, reputazione della direzione e qualifiche del personale chiave. Lo sviluppo e la presentazione di documentazione dettagliata, inclusa la descrizione tecnica del modello di business, le politiche di gestione del rischio, le procedure interne per prevenire il riciclaggio di denaro e la documentazione che i sistemi IT soddisfano i requisiti di resilienza operativa, è inoltre un prerequisito. Gli emittenti di criptoattività devono anche preparare un white paper, simile a un prospetto, contenente informazioni complete sul progetto e sui rischi correlati. In pratica, una licenza può essere ottenuta con successo solo se esiste una strategia chiara e piena conformità a tutti i requisiti del regolatore. Errori nella preparazione dei documenti o divulgazione incompleta delle informazioni possono comportare ritardi o il rifiuto del rilascio della licenza. Per questo motivo è fondamentale, a questo stadio, avvalersi di consulenti legali esperti con conoscenze specializzate nella regolamentazione europea delle criptoattività. Il team di Regulated United Europe fornisce supporto completo per il processo di ottenimento della licenza MiCA in Austria. I nostri avvocati conducono un audit preliminare del modello di business del cliente, determinano se l’attività è soggetta ai requisiti MiCA e sviluppano una roadmap per la preparazione della licenza. Il supporto legale è fornito in ogni fase: dalla preparazione del pacchetto di documenti da presentare alla FMA fino all’interazione con il regolatore durante il processo di revisione della domanda. Particolare attenzione è rivolta alla governance aziendale, alla compliance AML/CFT e alla struttura e reputazione degli azionisti e dei direttori della società. Inoltre, gli specialisti di Regulated United Europe aiutano a costruire un sistema di controlli interni conforme a MiCA e agli atti correlati come il Regolamento sulla Resilienza Operativa Digitale (DORA). Ciò consente ai clienti non solo di ottenere con successo la licenza, ma anche di garantire una conformità normativa a lungo termine, costruendo fiducia con investitori e partner.

Ottenere una licenza MiCA in Austria rappresenta quindi non solo un obbligo formale, ma anche un passo importante per entrare nel mercato europeo dei servizi cripto. Le aziende in grado di adattarsi tempestivamente alle nuove normative otterranno un vantaggio competitivo e l’accesso al pubblico multimilionario dell’UE. Il supporto legale di Regulated United Europe permette di trasformare questo processo da una complessa procedura burocratica in un’opportunità strategica per scalare il business e rafforzare la propria posizione sul mercato.

DOMANDE FREQUENTI

La licenza MiCA in Austria consente alle aziende di fornire ufficialmente servizi relativi alle criptovalute sotto la supervisione dell'Autorità austriaca per i mercati finanziari (FMA). La licenza non solo legalizza le attività all'interno del Paese, ma apre anche l'accesso all'intero mercato dell'Unione Europea grazie al principio del "passaporto europeo".

La FMA è l'autorità competente responsabile del rilascio delle licenze e della supervisione dei fornitori di servizi per criptovalute (CASP). Verifica le domande, monitora la conformità e garantisce la stabilità del mercato delle criptovalute in Austria.

Tutti i fornitori austriaci di servizi per criptovalute - exchange, broker, depositari, emittenti di stablecoin e gestori di piattaforme di trading - sono tenuti a ottenere una licenza MiCA per continuare a operare sul mercato.

In Austria, i servizi di custodia e custodia, lo scambio di criptovalute con euro o altri asset, la gestione di piattaforme di trading, l'esecuzione degli ordini dei clienti, i servizi di investimento e consulenza nel campo delle criptovalute rientrano nel MiCA.

Una società deve dimostrare di disporre di un capitale autorizzato sufficiente, di un sistema di gestione del rischio implementato, di modelli di business trasparenti e di procedure AML/CFT efficaci in conformità con gli standard austriaci.

I dirigenti devono avere una reputazione impeccabile, esperienza comprovata e qualifiche. La FMA valuta attentamente il background e le competenze di ciascun membro del team di gestione.

Gli emittenti di stablecoin (ART ed EMT) che operano in Austria devono fornire fondi di riserva, condizioni di emissione trasparenti e garanzie di rimborso. La FMA presta particolare attenzione al monitoraggio della sostenibilità di tali progetti.

Sì, per poter offrire pubblicamente criptovalute o consentirne la negoziazione sulle piattaforme di trading austriache, gli emittenti sono tenuti a redigere un white paper che descriva dettagliatamente il progetto, i diritti degli investitori, i rischi e le basi tecniche del token.

Il richiedente presenta alla FMA una serie di documenti, tra cui un business plan, una descrizione del prodotto, dettagli gestionali, regolamenti interni AML/CFT, nonché piani di resilienza informatica e di tutela dei clienti.

Sì, le società di criptovalute che operavano in Austria prima del 30 dicembre 2024 sulla base della registrazione nazionale possono continuare a operare fino al 1° luglio 2026, a condizione che richiedano una licenza MiCA.

La FMA ha il diritto di imporre pesanti sanzioni, di limitare le attività delle aziende e, in caso di gravi violazioni, di deferire il materiale alla procura per un procedimento penale.

Sì, una licenza ottenuta in Austria è valida in tutta l'UE e nello SEE, il che consente di fornire servizi di criptovaluta in altri paesi senza dover rinnovare la licenza.

Oltre alla MiCA, tutte le aziende di criptovaluta sono tenute a conformarsi al Regolamento DORA sulla resilienza digitale, a condurre regolarmente stress test e a fornire piani di risposta alle crisi, monitorati dalla FMA.

La MiCA è pienamente applicabile dal 30 dicembre 2024 e tutti i fornitori di servizi in Austria sono tenuti ad adeguare le proprie attività al nuovo regolamento.

Gli avvocati possono aiutare a preparare un pacchetto di documenti per la FMA, adattare le procedure interne agli standard austriaci, accompagnare un'azienda attraverso il processo di licenza e garantire la conformità ai requisiti MiCA, tra cui governance aziendale, fiscalità e conformità.

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